Presenti: AIARSE, AIC, AITR, AITS, AMC, ANACINETV, EMIC, ASNAC, APAI, AIAT-SFX, ASC, ANAGRUC

Riassunte le questioni problematiche con un giro di interventi e ribadita la necessità di prevedere paletti ed incastri in grado di correggere ed impedire possibili chiavi di lettura fortemente peggiorative della già pessima intesa raggiunta tra le parti datoriali e le parti sindacali, si è dato inizio alla revisione del documento-ipotesi alla base del nuovo CCNL.

La linea guida seguita può essere riassunta in una semplice formula:

consentire alle case di produzione di lavorare secondo il vecchio contratto senza particolari costi aggiuntivi, quest'ultimi peraltro dovuti alla necessità di rientrare nelle more della legge sull'orario di lavoro per alcuni reparti;

consentire alle case di produzione di organizzare le riprese secondo altre modalità, fatte però salve le esigenze di tutela professionale e la qualità della vita dei lavoratori.

In tal senso, trattandosi di novità contrattuali per l'Italia, avrebbe ben poco senso parlare di costi aggiuntivi per le imprese, vista la maggiore flessibilità offerta.

Sostanzialmente, le correzioni apportate riprendono i punti già emersi nelle precedenti assemblee.

Premessa (fasi della produzione)

L'Assemblea si è espressa per escludere che le pattuizioni derogatorie al CCNL possano estendersi oltre la fase di pre-preparazione. Un'Associazione si è espressa per escludere questa possibilità a tutte le fasi della produzione.

Parte retributiva

Relativamente alle percentuali di maggiorazione delle ore straordinarie, le maggiorazioni vanno calcolate su base incrementale giornaliera e non su base settimanale. Considerate a parte le 2 ore straordinarie sino al raggiungimento delle 40 ore settimanali per complessive 8 ore al giorno per 5 giorni, nona ora tot%; decima ora tot%; ecc.

Dette percentuali di maggiorazione ad incremento giornaliero si applicano per tutte le tipologie di ingaggio.

Partendo inoltre dalle attuali paghe di fatto, 48 ore lavorative non potranno costare un centesimo di meno di quanto oggi raggiungibile con le attuali golden (paga di fatto più 3 golden).

In tal senso, vanno in ogni caso riviste verso l'alto le basse percentuali di maggiorazione (nell'ipotesi contrattuale sono peraltro applicate avendo come partenza “ore base” ridicole in riferimento alle attuali paghe di fatto).

Si ritiene sia altresì più corretto calcolare le maggiorazioni avendo come parametro di riferimento un'ora base legata all'effettiva paga di fatto.

Lavoratori giornalieri.

Ribadito nuovamente il largo uso che negli ultimi tempi viene fatto di questa tipologia di ingaggio, oltre le effettive e specifiche necessità, l'Assemblea ritiene che sulla questione si debba intervenire con decisione.

Per evitare di incentivare ulteriormente queste pratiche, va eliminata ogni forma di equivoco rispetto ai parametri da adottare per il computo della maggiorazione giornaliera, prendendo come paga di riferimento la paga complessiva settimanale dei lavoratori a contratto diviso 5 giorni, con quota di maggiorazione fissa al 25%, anche se in presenza di giornate continuative.

Per essere chiari: in assenza di preventivo collocamento settimanale (6 contributi su 5 giorni), in tutti i casi si applica la maggiorazione del 25%.

Infine, pur esprimendo contrarietà riguardo la suddivisione per tipologie e comparti merceologici (vedi avanti), si è ritenuto corretto, laddove queste suddivisioni dovessero determinare differenziazioni di paghe verso il basso per i lavoratori plurisettimanali, elevare la percentuale di maggiorazione al 30%

Orario di lavoro

Alla luce della formulazione generica, contenuta nell'ipotesi Anica-Sindacati, che fa riferimento ai massimi giornalieri e settimanali consentiti dalla legge 66/2003, l'Assemblea ribadisce che nessun lavoratore potrà superare le 55 ore settimanali, su 5 come su 6 giorni (al riguardo vedi avanti, per quanto dai più nuovamente ribadita la contrarietà alla sesta giornata su tutto il territorio nazionale).

Da premettere, inoltre, che se richieste, le ore straordinarie a partire dalla 41° ora non saranno obbligatorie, così come oggi avviene sino alla 45° ora. Questo al fine di impedire trucchetti e/o comunicazioni omissive da parte delle case di produzione in sede di SIA (il SIA, depurato dai difetti riscontrati in sede di attuazione con il CCNL del 1999, sostituisce la contrattazione di prossimità prevista dall'ipotesi Anica-Sindacati) riguardo le effettive necessità produttive ed orarie.

L'eventuale rientro nella media di legge, 48 ore settimanali, dovrà esaurirsi all'interno del medesimo progetto e all'interno del periodo di collocamento plurisettimanale e con continuità di retribuzione.

A titolo esemplificativo, una soluzione possibile sono gli attuali riposi compensativi previsti per la sesta giornata aggiuntiva per le lavorazioni in sede; o anche settimane lavorative al di sotto delle 48 ore.

Per questo tipo di recuperi di orario non dovrebbero verificarsi eccessivi problemi di attuazione, tenuto conto che si tratterebbe di recuperare, al massimo, 7 ore a settimana (55-48), rispetto alla più ampia previsione contenuta nell'ipotesi Anica-Sindacati: 66-48=18

In ogni caso, a scanso di equivoci, laddove questi recuperi dovessero avvenire sotto forma di riposi compensativi, e non piuttosto con recuperi orari (settimane a meno di 48), si tratta di riposi compensativi retribuiti in aggiunta alle maggiorazioni straordinarie già percepite.

Ricordato che nel documento licenziato a maggio del 2014 veniva fissato soltanto il limite massimo settimanale di 55 ore, l'Assemblea ritiene si possano verificare, all'interno della distribuzione oraria settimanale di 55 ore, anche massimi giornalieri occasionali di 12 ore, rimanendo ferme le 11 ore di riposo. La maggiorazione straordinaria sarà comunque calcolata su base incrementale giornaliera.

Tempi di pausa: per le lavorazioni non continuative, la pausa rimane di un'ora e, come da legge, non sono consentiti periodi continuativi di lavoro superiori a 6 ore senza pausa (non ci siamo purtroppo espressi relativamente ai vincoli orari nei quali la pausa dovrebbe ricadere);

l'orario continuato normale è di 7 ore, fatto salvo il periodo minimo di 10 minuti di pausa previsto per legge.

Eventuali prolungamenti di detto orario (ipotesi ad 8 ore licenziata a maggio 2014) verranno penalizzati da una mancata pausa per ogni ora aggiuntiva, in aggiunta alle maggiorazioni straordinarie già previste.

(Ho aggiunto questo tipo di formulazione, che peraltro riprende il documento di maggio 2014, per non ricadere nel problema di ore straordinarie calcolate con percentuali diverse anche se ricadenti nel medesimo punto della giornata e all'origine dei problemi ultimamente avuti con alcune produzioni che avevano minacciato di rivolgersi al giudice. L'ottava ora continua ad avere la stessa maggiorazione percentuale per tutti, mentre ciò che si aggiunge è una penalità; e così di seguito nel caso si decidesse di adottare una formula che tenga conto delle attuali richieste del mercato straniero su base anglosassone).
Seguendo il documento Anica-Sindacati ci è purtroppo saltato di mente, ma penso che siamo tutti d'accordo nel vietare il ricorso a forme di ingaggio anomale, quali ad esempio lavoro discontinuo e/o con tempi di attesa (vi sono alcune figure professionali che ne potrebbero risultare fortemente penalizzate).

Abolizione minimi di troupes

Il minimo di troupes non viene abolito.

In sede di SIA si farà riferimento a delle tabelle prefissate, con specifici minimi di troupes automaticamente calcolati in base al contenuto del progetto e all'impegno orario preventivato e correggibili soltanto verso l'alto.

Le tabelle potranno essere oggetto di revisione ogni 2 anni, questo al fine di adeguarle alle realtà del momento.

Nell'immediato si richiede di integrare i minimi già previsti dal CCNL del 1999, con attenzione alle nuove figure e alle nuove necessità derivanti dai forti aumenti di produttività verificatisi con l'avvento del digitale (notevole incremento del materiale fotografato).

Quanto prima si richiede pertanto alle Associazioni di elaborare dei minimi in riferimento al tipo e al numero delle attrezzature richieste dal progetto; salvaguardia della salute e la sicurezza dei lavoratori, in particolar modo in riferimento ad eventuali richieste di orari continuati lunghi e/o massimi giornalieri; esigenze scenografiche e di sceneggiatura; numero degli attori e delle figurazioni; ecc.

Banca ore

Questione assorbita sopra con la diversa previsione del rientro nella media di legge all'interno del medesimo progetto e all'interno del periodo di collocamento plurisettimanale e con continuità di retribuzione.

Comunicazioni delle case di produzione

In sede di SIA le case di produzione si impegnano a comunicare e a dare indicazioni, prima dell'avvio delle riprese, della struttura del progetto: ore di set fotografico richieste; minutaggio medio settimanale; tipologie di orario richieste; tipologia e numero delle attrezzature necessarie; esigenze scenografiche e di sceneggiatura; numero degli attori e delle figurazioni; piano di lavorazione; ecc.

Sulla base delle richieste verranno pertanto elaborate le condizioni di lavoro e il minimo di troupes secondo il tabellato prefissato di cui sopra.

Le informazioni rese dalle case di produzione fanno fede. In sede di riprese, l'eccesso di richieste non programmate potrà dai lavoratori essere rifiutato.

Tre ore compensate senza oneri

NO!

Certificazione oraria

Imprescindibile!

Dovrà essere di tipo elettronico ed informatizzato.

Verifica della sperimentazione in capo all'Asforcinema

Laddove la sperimentazione, in presenza delle adeguate correzioni all'ipotesi Anica-Sindacati, dovesse partire, si richiede un ruolo attivo per le Associazioni di categoria ai fini della definizione dei criteri di verifica, l'effettiva attuazione degli strumenti di garanzia, la valutazione dei risultati.

Negoziazione di prossimità

Considerato l'ambito di applicazione, lavoratori precari facilmente ricattabili, l'Assemblea si è espressa per la ridefinizione del ruolo del SIA al posto della negoziazione di prossimità.

Gli strumenti di flessibilità concessi dai lavoratori, secondo le modalità licenziate dall'Assemblea e più volte richiamate proprio in riferimento dell'attività da svolgere in sede SIA, consentono di coprire tutte le necessità della produzione, anche in riferimento al modello anglosassone, senza ulteriore contrattazione tra le parti.

C'è solo da attuare.

Sesta giornata aggiuntiva

Premessa la contrarietà di principio, tenuto conto che per molte categorie si potrebbe passare da una prestazione settimanale non oltre le 48 ore su 5 giorni, ad una previsione di 55 ore, l'Assemblea ha comunque trattato questa parte, ipotizzando un eventuale ricorso della sesta giornata aggiuntiva.

Per quanto premesso al precedente punto, la sesta giornata non potrà essere oggetto di contrattazione tra le parti, ma potrà essere consentita solo per fattispecie predefinite.

1) In regime di trasferta con l'impiego di troupe fuori sede, a contratto e in diaria, con adeguata presenza percentuale di ogni reparto, nella misura del 70%, esclusi gli attori e il regista/i

2) Necessità dipendenti da disponibilità di location particolari altrimenti non disponibili.

3) Eventi e condizioni atmosferici che hanno fortemente condizionato il piano di lavorazione.

Riguardo ai punti dell'intesa Anica-Sindacati cassati dall'Assemblea si specifica:

1) la ripresa della filiera auspicata nelle intenzioni, utilizzo degli studi cinetelevisivi, non può essere incentivata chiedendo ai lavoratori una maggiore flessibilità oltre quella già concessa, ma va evidentemente perseguita attraverso altro tipo di interventi; la previsione potrebbe poi essere facilmente aggirata con piccole quote di lavoro all'interno degli studi, con il solo fine di ottenere in automatico la sesta giornata aggiuntiva;

2) viste le esperienze passate, la motivazione dello stop-date non viene accolta, causa gli abusi compiuti da alcune società, senza che la commissione paritetica se ne sia occupata come avrebbe dovuto e senza le dovute conseguenze;

3) inizio riprese fine agosto/settembre per messe in onda fissate o uscite natalizie: trattandosi di mera organizzazione della produzione, non si comprende la ragione per cui si dovrebbe assecondare questo facile escamotage al fine di ottenere in automatico la sesta giornata aggiuntiva;

4) per le opere prime e seconde, riteniamo sia più utile che gli autori abbiano più tempo per pensare, sempre che tutti si sia interessati alla qualità dei prodotti.

L'Assemblea ha inoltre ribadito che, in ogni caso, la prestazione oraria massima settimanale rimane fissata a 55 ore anche in presenza di sesta giornata aggiuntiva.

Alla domanda: e perché mai alle case di produzione dovrebbe allora interessare?
Dipende dalle esigenze.

Premesso che 55 ore è l'attuale modulazione massima oraria per buona parte dei reparti (45+3+7), vi sono molte situazioni (poche ore di luce a disposizione, presenza di minori, indisponibilità costante di alcuni attori, ecc.) dove alle lunghe giornate sono preferibili giornate più corte.

Livelli di inquadramento

Da rivedere subito.

Scaglioni di adeguamento per differenti tipologie di produzione e - ??? questioni di organizzazione della troupe ??? -

Classificazione comparti produttivi-merceologici – differenziazione economica dei compensi

L'intesa Anica-Sindacati risulta essere fortemente ancorata ad un'idea produttiva “antica”, con una divisione per tipologie di produzione e comparti merceologici che non tengono conto dell'evoluzione tecnologica, non solo dal lato della produzione, ma anche e soprattutto dal lato dello spettatore, sempre più orientato nelle proprie scelte verso prodotti esteri di qualità, sia che si tratti di TV e/o Internet, oggi quasi mai presenti nei prodotti italiani.

Dal lato della produzione, siamo in ogni caso di fronte al paradosso di un'elevata produttività del comparto televisivo e dei prodotti a basso costo, a fronte, però, di un mancato riconoscimento delle professionalità espresse dai lavoratori per sostenere i ritmi sempre più elevati appunto richiesti dalla produzione televisiva e/o dai prodotti a basso costo.

In tal senso, risultano di difficile comprensione richieste che vanno nella direzione di una maggiore compressione nell'organizzazione delle troupes e riduzioni salariali.

Dopo 4 ore l'Assemblea si è conclusa, dandosi appuntamento per l'incontro ristretto con le strutture sindacali.

7 febbraio 2016