Presenti:
AIARSE, AIAT-SFX, AITR, AITS, AMC, ANACINETV, ANTEPAC, APCI, ASC, ASNAC

 

Documento pubblico licenziato dall’Assemblea dei delegati FIDAC del 20 maggio 2014.

A seguito dei lavori di approfondimento del Tavolo tecnico istituito dall’Assemblea dei delegati del 12 aprile 2014, l’Assemblea dei delegati Fidac del 20 maggio 2014 ha trovato l’accordo, relativamente alle principali questioni oggetto della trattativa in corso per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, sui seguenti punti:

1) Obblighi di legge: Relativamente al come rientrare nelle 48 ore di media settimanali previste per legge (media da rispettare all’interno della stessa lavorazione), per i casi nei quali il lavoratore superi questo tetto settimanale, si ribadiscono le perplessità circa la fattibilità della banca ore già in discussione al tavolo delle trattative contrattuali.

Considerate però alcune difficoltà di applicazione dei riposi compensativi già previsti per legge, si ritiene opportuno verificare l’eventuale fattibilità, confermata dall’INPS con risposta scritta.

In ogni caso, condizione indispensabile per poter prendere in esame tale tipo di meccanismo, è che i contributi derivanti dalla banca ore siano utili non solo ai fini pensionistici, ma anche ai fini del raggiungimento dei requisiti per l’accesso agli ammortizzatori sociali, nonché malattia. Un eventuale meccanismo in analogia con la contribuzione volontaria, infatti, comportando effetti solo sotto il profilo pensionistico, da solo non basterebbe.

Per quanto riguarda il ricorso ai riposi compensativi invece, questi debbono essere collocati all’interno del prodotto, con obbligo di assunzione di aggiunti giornalieri in sostituzione dei lavoratori in riposo compensativo ( non nei casi, ovviamente, di stop lavorativo per tutti ).

Per le figure difficilmente sostituibili all’interno del periodo delle riprese, i riposi compensativi verranno accumulati in coda. Al riguardo, da parte di alcuni si consiglia vivamente un passaggio di verifica con l’INPS.

Si concorda che i possibili costi aggiuntivi per le Produzioni, derivanti dall’eventuale ricorso ai riposi compensativi, dovrebbero incentivare una migliore organizzazione del lavoro e/o disincentivare il ricorso eccessivo ad ore straordinarie per non superare la soglia delle 48 settimanali di media.

Per quanto invece riguarda la presenza dei servizi igienici previsti dalle norme sui luoghi di lavoro, questi dovranno essere predisposti in misura adeguata al personale quotidianamente impegnato e con indicazione per tutta la troupe della loro localizzazione.

2) Certificazione oraria: al di là delle diverse opinioni e possibilità sul come realizzare e rendere operativo il meccanismo, tutte le associazioni sono d’accordo sulla necessità di avere un sistema univoco ed incontrovertibile di certificazione oraria individuale.

3) Computo ore straordinarie: Dopo le 38 ordinarie più due straordinarie, per un totale di 40 ore settimanali da suddividere per 8 ore giornaliere su 5 giorni, tutte le altre ore straordinarie dovranno essere calcolate con maggiorazioni importanti su base incrementale giornaliera.

Il ricalcolo dei minimi tabellari dovrà tenere conto dell’attuale paga di mercato a 48 ore (nel senso che un’ipotesi di lavorazione con 3 giornate da 10 ore e 2 giornate da 9 ore non dovrà costare un centesimo di meno di quanto costa oggi).

Ciò significa che nell’ambito della rimodulazione del salario minimo sindacale, va raggiunto un livello di paga base per le 38+2 superiore a quello odierno.

Le percentuali di incremento straordinario si applicano tenuto conto, come parametro di riferimento, della paga effettiva a 38+2 complessivo e non quello della sola paga base.

4) Orario di lavoro: Diversamente dall’attuale contratto che dopo le 38 ordinarie prevede 7 ore straordinarie che, se richieste, i lavoratori sono tenuti a dare, si riduce questo straordinario obbligatorio a sole 2 ore, portando quindi la prestazione obbligatoria dalle attuali 45 a 40.

Altre ore straordinarie potranno essere richieste, e dai lavoratori eventualmente concesse, sino al raggiungimento del tetto massimo individuale di 55 ore settimanali (l’attuale tetto massimo senza la sesta giornata aggiuntiva, cioè su 5 giorni e comprensivo delle 3 golden non obbligatorie, è di 48+5 ore per i reparti che hanno obbligo di prestazioni aggiuntive, di 48 per gli altri).

Rimane ovviamente fermo l’obbligo di rientrare nella media di legge di 48 ore settimanali (punto 1); nonché l’obbligo delle 11 ore di riposo, tra una convocazione e l’altra, nell’arco delle 24 ore.

5) Specifica previsione di “orario continuato allungato” (8 ore): Per quanto riguarda la possibilità che per specifiche necessità vi siano prodotti che potrebbero richiedere una modulazione oraria di 8 ore continuate per tutto il periodo della lavorazione, questa tipologia di continuato allungato viene ritenuta praticabile solo in presenza di carichi orari settimanali effettivamente non pesanti (40 ore su 5 giorni). Altre ore straordinarie potranno pertanto essere richieste, e dai lavoratori eventualmente concesse, solo sino al raggiungimento del tetto massimo individuale di 42 ore settimanali(38+2+2).

Tale orario di lavoro si applica a tutta la troupe, con un bonus straordinario per tutti a compensazione del continuato allungato (verificare in quale modalità).

Tale sistema è subordinato alla presenza del Running buffet e verifica dei minimi di troupe necessari per garantire a tutti il godimento di un periodo di pausa.

Per le restanti lavorazioni il continuato rimane di 7 ore, con obbligo di pausa in caso di richiesta di ore straordinarie.

6) Sesta giornata aggiuntiva: da abolire su tutto il territorio nazionale.

7) Modalità di pagamento: visto l’attuale e oramai diffuso malcostume da parte di gran parte delle Produzioni nell’effettuare il pagamento degli stipendi con cadenza mensile, tale cadenza deve tassativamente tornare a quella settimanale, per tutti i tipi di prodotto.

8) Minimi di troupe: su indicazioni delle singole associazioni, definizione dei criteri per il computo dei minimi di troupe a seconda della tipologia, del contenuto, e delle esigenze tecnico artistiche del prodotto stesso.

Revisione dei livelli e inserimento delle figure professionali non ancora incluse.

9) Tabelle salariali secondo la classificazione per comparti produttivi: alla luce delle diverse tabelle proposte dall’Anica, che tengono conto di fattori legati al budget e per serie oltre le due puntate, per quanto riguarda i lavoratori giornalieri o non contrattualizzati per lunghi periodi, vanno applicate in ogni caso le tabelle massime (cinema).